Regione Toscana. PD e Lega sabotano il voto per una vera ripubblicizzazione dell’acqua – Comunicato Stampa

 

 

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Il Consiglio Regionale Toscano ha chiuso in bellezza la legislatura: PD e Lega uniti, non partecipando, hanno impedito il voto sulla proposta di legge (in seguito pdl) per una reale ripubblicizzazione dell’acqua, presentata tre anni prima da Toscana a Sinistra. Se davvero ce ne fosse stato bisogno i due partiti maggiori,acqua_dollari apparentemente in opposizione, ci hanno confermato come non esista differenza quando si tratta di mirare al profitto.

L’occasione poteva essere eccellente per dare una svolta alla gestione del servizio idrico, in senso democratico e partecipativo, nel rispetto e nella tutela di salute e ambiente; e rispondere finalmente alla volontà popolare espressa con i referendum del 2011. Invece i due schieramenti hanno sabotato il voto, accampando giustificazioni davvero risibili.manifesto_acqua_pubblica2019-logotoscano

In tutti questi anni la maggior parte dei politici ha continuato a parole a dichiararsi a favore della ripubblicizzazione, per poi sostenere e facilitare in ogni modo la logica privatistica dello sfruttamento e del mercato: vedi, tra l’altro, le proroghe concesse a tutte le aziende idriche della regione.

In effetti però un cambiamento c’è stato negli ultimi anni: si sta facendo strada una “nuova” proposta. A dirla tutta, il Governatore Rossi ci aveva già pensato all’indomani dei referendum: affidare il servizio idrico ad una società con capitale interamente pubblico, che liquidando la parte privata, si accaparrasse interamente gli utili, magari facendoli restare in Toscana. L’idea sta mettendo d’accordo maggioranze e opposizioni, senza distinzione di colore, semplicemente perché gli utili fanno gola a tutti.

I Movimenti per l’Acqua hanno sempre rifiutato una visione puramente finanziaria ed economicistica della gestione del servizio idrico, e in generale del bene comune, ma non si sono limitati a dire “no” alle scelte dei governi locali e nazionale. C’è una pdl sulla ripubblicizzazione, elaborata su quella di iniziativa popolare risalente al 2007, che ancora giace indiscussa in Commissione parlamentare. C’era anche la pdl non votata in Regione Toscana nell’ultimo Consiglio, elaborata sulla falsariga della stessa. Abbiamo però visto che fine ha fatto.

Siamo alla vigilia delle elezioni regionali: tanto più è doveroso chiedersi quali principi, quali valori muovano davvero i candidati delle “opposte” fazioni.

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