REGIONE
TOSCANA E TRANSIZIONE ECOLOGICA / DEPURAZIONE:
UN
NUOVO BOMBA LIBERI TUTTI
Comunicato Stampa
Nell’anno 2016 in
Regione Toscana venne approvata la legge N. 5 “Disposizioni
straordinarie per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico di
acque reflue urbane” con cui venivano autorizzati tutti gli
scarichi fognari fuori norma di legge dei gestori del servizio idrico
toscano. Le Autorità competenti, in questi anni, hanno continuato a
ripetere il mantra che, le perdite idriche restavano elevate in
quanto si erano privilegiati gli investimenti sulla depurazione dei
reflui fognari. Oggi invece abbiamo la dimostrazione che questa legge
ha avuto solo la funzione di sanare i mancati investimenti relativi
alla depurazione e al collettamento ai depuratori degli scarichi in
fogna. La proroga concessa per la messa a norma degli scarichi
pubblici, anche a seguito alle procedure di infrazione della Comunità
Europea, era di 6 anni, e proprio nel 2021 gli interventi dovevano
essere conclusi.
A distanza di 6 anni
invece siamo punto e a capo: la legge sugli scarichi sarà nuovamente
prorogata, come pure quella sulla tutela delle acque
dall’inquinamento, e invece di tutelare l’ambiente e la salute
dei cittadini si tutelano gli interessi dei responsabili di una
gestione nefasta.
Vogliamo ricordare
che dal 2016 al 2019, quindi in solo 4 anni, i gestori toscani hanno
incassato ben 328 milioni di utili, ma si sono guardati bene
dall’effettuare gli investimenti previsti sia nella rete idrica che
nella depurazione.
Nella attuale
modifica si dichiara che la proroga non deve causare un
deterioramento delle acque del corpo idrico, ma niente si dice in
merito a chi, come, quando e con quali risorse saranno effettuati i
controlli. Chi ha la responsabilità del controllo degli interventi
previsti? la legge regionale 69/2011 attribuisce questa funzione
all’Autorità Idrica, che ha deliberato anche il piano con l’elenco
degli interventi approvati.
Peccato che nelle
che relazioni annuali del Direttore dell’AIT non riusciamo a
trovare nessuna informazione su quanti progetti di depurazione e
collettamento delle fognature siano ancora da completare, mentre
veniamo edotti ogni anno in merito a tantissimi aspetti del servizio
idrico. E’davvero sconcertante che non vi sia alcuna documentazione
specifica sugli interventi oggetto di proroga, soprattutto per quelli
in infrazione per la Comunità Europea, e che non siano stare rese
note le motivazioni tecniche per le quali i lavori di messa a norma
non sono stati effettuati nei tempi previsti. Una chiara mancanza di
trasparenza e di corretta informazione. Per non dire
dell’atteggiamento di alcuni Comuni, soci delle aziende idriche,
che sulla questione, come su tutto il resto, tacciono.
Sta di fatto che in
passato abbiamo pagato la quota depurazione anche se non dovuta, che
si è fatto di tutto per non restituirla agli utenti, e che adesso i
cittadini dovranno pure pagare le multe disposte dall’Europa per i
mancati adeguamenti. Beffati ben tre volte! I gestori saranno
nuovamente autorizzati a perpetrare la pratica degli scarichi, anche
molto inquinanti, in fiumi, laghi, mare: questa è la transizione
ecologica della Toscana.